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La Via Francigena
Trekking 10 Febbraio 2024
La Via Francigena è un antico tracciato di pellegrinaggio che conduce dall’Europa Nord-Occidentale (la terra dei Franchi) a Roma e poi verso Santa Maria di Leuca in direzione Gerusalemme. Storicamente non era costituita da un unico itinerario ma da un insieme di percorsi e sentieri che nel complesso formavano un sistema viario verso Roma.
Il percorso attuale parte dall’Inghilterra e attraversa la Francia, la Svizzera e l’Italia, sino al cuore della cristianità e alla tomba di Pietro, per continuare poi verso i porti d’imbarco della Puglia. Il percorso da Canterbury a Roma ripercorre le 79 tappe del pellegrinaggio compiuto nel 990 d.C. dal Vescovo Sigerico che si recò a Roma per ricevere il Pallio da Papa Giovanni XV. Il percorso che da Roma porta alla Puglia si basa invece su testimonianze lasciate da un pellegrino anonimo burdigalense del 333.
A partire dal 1994, la Francigena è stata dichiarata “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”, assumendo così un “itinerario fisso” e, al pari del cammino di Santiago, la dimensione sovranazionale che ha sempre rappresentato. Dal 2019, il Consiglio d’Europa ha riconosciuto come parte dell’itinerario culturale anche la Francigena del Sud, espandendo il percorso della Francigena a 3.200 km. La costruzione delle grandi vie di comunicazione che attraversavano l’Italia ebbe inizio con i Romani. Le strade consolari, municipali e vicinali tuttora esistenti sono lì a testimoniare la grande importanza raggiunta dalle vie di comunicazione nei secoli secondo e terzo d. C. Questi capolavori della ingegneria stradale, dopo la caduta dell’Impero Romano, vennero gradatamente abbandonati divenendo nel Medioevo semplici mulattiere che non impedirono ai Longobardi di penetrare nel territorio nazionale. A causa del numero esiguo e della disorganizzazione militare il popolo germanico non riuscì ad impossessarsi di tutta la penisola ma poté mantenere legati al regno di Pavia i ducati del centro-sud Italia grazie alla “Via del monte Bardone”. L’odierno passo della Cisa offriva allora una direttrice sicura, al riparo dalle scorribande bizantine (che mantenevano il controllo del litorale ligure, toscano e dei passi appenninici orientali) e dalle epidemie malariche che imperversavano in pianura. Da Pavia la strada raggiungeva Piacenza e Borgo San Donnino (oggi Fidenza) da dove, per la valle del Taro, deviava verso l’Appennino, ricalcando in parte l’attuale strada statale della Cisa. In prossimità del VI Regio Bizantino la via abbandonava l’itinerario di una vecchia strada consolare e, seguendo l’asse vallivo dell’Elsa, confluiva a Siena.
Attraversata la val d’Orcia, in prossimità del lago di Bolsena, la strada si congiungeva con la via Cassia e da qui passando per la Tuscia si arriva a Roma. Caduto il Regno longobardo, l’arteria principale dell’Italia, diretta nel cuore del Cristianesimo, acquisirà grande importanza con i Carolingi. La “Strata Francigenarum”, ovvero la “via percorsa da coloro che sono nati in Francia” era calcata, in realtà, da pellegrini provenienti da disparate località d’Europa e diretti a Roma per rendere omaggio alla tomba di San Pietro. Come tutti gli itinerari medievali la Francigena non era strettamente legata ad un unico tracciato, ma si diramava nel territorio con itinerari e varianti legate alla situazione politica del momento e ai rischi delle epidemie malariche.


